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Hockney alla Scala

di Vittoria Crespi Morbio.
Testo di Vittoria Crespi Morbio, La natura domata.
Apparati: biografia; catalogo delle opere.
Collana «Gli artisti dello spettacolo alla Scala».
Amici della Scala – Umberto Allemandi & C., Torino 2003.
Edizione italiana, pp.55.

Le piscine, gli interni californiani, i paesaggi, i ritratti di David Hockney (Bradford, 1937) hanno contribuito alla definizione della pop-art diventando icone del mondo contemporaneo. Il celeberrimo pittore britannico è però anche un uomo di teatro: appassionato di lirica, ha firmato spettacoli ammirati sul palcoscenico del Metropolitan di New York, del Covent Garden, del Festival di Glyndebourne. A Milano, Hockeny ha portato due allestimenti rimasti leggendari, The Rake’s Progress di Stravinskij (Teatro Lirico, 1979) e Die Zauberflöte di Mozart (Teatro alla Scala, 1985). Coltissime nei riferimenti e nelle citazioni nascoste, inconfondibili nella cifra stilistica, sono due fantasmagorie che rientrano a pieno diritto nel catalogo di uno dei più amati artisti viventi.