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Verdi nello spirito del tempo

in Giuseppe Verdi e le arti, catalogo della mostra a cura di Paola Zatti
Sezione di scene costumi a cura di Vittoria Crespi Morbio.
Catalogo Electa
Milano, Galleria d’Arte Moderna
6 dicembre 2013-23 febbraio 2014

In questa sala troviamo una selezione di bozzetti e costumi che, partendo dai più antichi documenti relativi all’allestimento scaligero della ripresa del Nabucco con i figurini di Filippo Peroni (1855), giungono fino al Novecento. Ogni opera verdiana è caratterizzata da una “tinta” sonora che si traduce in una “tinta” visiva: la musica è funzionale alla creazione di un’atmosfera che precisa le caratteristiche storiche, geografiche e psicologiche dell’opera. Scenografo e figurinista si pongono in rapporto con questa “tinta”. Il percorso mira a documentare il rapporto che nel corso del tempo si è generato tra artisti e opere verdiane: una dialettica affascinante che media le istanze proprie dell’opera con la temperie estetica e culturale propria dell’artista. Così l’Ernani di Caramba, pur nel rispetto dell’epoca storica dell’opera, è permeata dalla vivacità cromatica e dallla linearità del cartellonismo primo Novecento; l’Aida di Lila De Nobili è  caratterizzata dalla rievocazione nostalgica dell'orientalismo nella Francia del secondo Impero; mentre l’Egitto di Piero Zuffi è costruito con un gusto rigoroso, debitore del design anni Cinquanta. Il percorso si chiude con una geniale messa in scena di Falstaff: Ezio Frigerio ospita l'estremo capolavoro verdiano nella terra di Verdi, la pianura padana, con le sue cascine, i suoi covoni, le sue atmosfere struggenti: temi cari alla cinematografia degli anni Settanta, da Olmi a Bertolucci.