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Zeffirelli alla Scala

di Vittoria Crespi Morbio
Testo di Vittoria Crespi Morbio, Il maestro degli incanti.
Apparati: Andrea Vitalini, Cronologia degli spettacoli di Zeffirelli alla Scala dal 1953 al 2006.
Collana «Sette Dicembre».
Amici della Scala, Milano 2006
Edizione italiana – inglese, pp.129.

Attraverso un ricco apparato fotografico a colori di bozzetti, figurini e foto di scena, è possibile ripercorrere il tragitto del giovane Zeffirelli che alla Scala debutta come scenografo e regista d’opera nel 1954. Le rivisitazioni del repertorio di Piccinni, Pergolesi e Rossini mostrano una chiave di lettura leggera, ariosa e ricca di soluzioni originali, dell’opera buffa del Settecento. Nel ruolo di costumista Zeffirelli veste Giulietta Simionato nell’Italiana in Algeri (1953), e la dirige l’anno successivo nella Cenerentola di Rossini: fu proprio la cantante a sostenere il debutto nella regia di Zeffirelli. Con affettuosa partecipazione il regista è accanto a Maria Callas: lo ritroviamo in una fotografia in cui provano un passo di danza, previsto nel Turco in Italia (1955) diretto da Gavazzeni. L’artista nella maturità affronta il melodramma italiano: dirige Mirella Freni nella storica edizione di Bohème di Puccini condotta da Karajan (1963); nell’Otello di Verdi (1976) approfondisce la fisionomia del protagonista e la fa più reale, sentita, sofferta. E’ un momento d’oro della lirica italiana: accanto a Zeffirelli lavorano Placido Domingo, Piero Cappuccilli, Mirella Freni e Carlos Kleiber. Lo spettacolo nella sua grandeur rinasce con gli allestimenti della Cavalleria rusticana di Mascagni (1981), della Turandot di Puccini (1983), del Don Carlo (1992) e di Aida (2007) di Verdi.